Foxy ha stretto un accordo pluriennale con 3Bee per la protezione delle api e degli altri impollinatori, simbolo della biodiversità, grazie al monitoraggio degli alveari e alla realizzazione di oasi nettarifere.
Le api sono indispensabili.
Grazie al loro instancabile lavoro di impollinazione, le api sono responsabili di 1/3 della produzione mondiale di cibo e di oltre il 70% delle specie vegetali viventi sul pianeta.
Ma negli ultimi anni le api sono in pericolo e rischiano di scomparire, con danni inestimabili per la biodiversità. I cambiamenti climatici, l’uso di pesticidi nell’agricoltura industriale, la perdita di habitat naturali ma anche la presenza di parassiti, malattie e batteri stanno minando la loro sopravvivenza, ed è importante intervenire al più presto.
Foxy ha scelto di proteggere le api e la biodiversità sostenendo 3Bee in un progetto pluriennale a livello Europeo.
3Bee è una climate tech company italiana che sviluppa sistemi intelligenti di monitoraggio e diagnostica per la salute delle api.
Tecnologia a servizio della biodiversità: una volta installati negli alveari, questi speciali sistemi permettono di raccogliere costantemente dati relativi allo stato dell’alveare (come la temperatura, i suoni, il livello di umidità) e di renderli immediatamente fruibili dagli apicoltori, da remoto, tramite applicazione sul telefono. é così possibile prevenire i problemi e le malattie tipici degli alveari.
Per saperne di più visita il sito https://www.3bee.com/
Grazie a questo progetto con 3Bee, Foxy supporta l’attività di più di 50 apicoltori, dislocati in Italia, Spagna, Polonia, Francia, UK e Irlanda dotandoli di alveari tecnologici che permettono di migliorare la salute e la vitalità delle api e allo stesso tempo di monitorare, attraverso specifici fattori, le condizioni dell’ambiente circostante. Complessivamente, a livello europeo, Foxy contribuirà così alla protezione di 33 Milioni di api.
Inoltre, in Italia e in Francia, in prossimità degli alveari sono state realizzate 21 oasi della biodiversità: ciò consiste nella piantumazione di 2.100 alberi autoctoni ad alto potenziale nettarifero in modo da ripristinare dei serbatoi naturali di nettare, nutrimento fondamentale per gli impollinatori.